Mancunium, più comunemente nota come Mamucium, è stata una fortezza militare situata nella provincia romana di Britannia. Le rovine del forte sono protette dalle leggi britanniche sui monumenti di interesse storico (Scheduled Ancient Monument) e si trovano nella regione 'Nord Ovest dell'Inghilterra' all'interno del quartiere di Castlefield a Manchester. Fondata nel 79 d.C., Mamucium era presidiata da una coorte di soldati ausiliari che sorvegliava la strada che unisce Chester a York. Inoltre un vicus, insediamento civile composto da commercianti e dalle famiglie dei soldati, era nato all'esterno del forte e divenne un'area di attività industriale.

Il sito era ridotto in rovina fino al periodo della rivoluzione industriale. Durante il quale Manchester ebbe una forte espansione urbanistica, per cui il forte fu livellato per far posto a nuove costruzioni. Fu gravemente danneggiato a causa della costruzione del Canale di Rochdale e della ferrovia Great Northern Railway. Il sito, attualmente, fa parte dell'area recuperata dei depositi lungo il canale di Rochdale, che fa parte del parco 'Castlefield Urban Heritage Park'. Alcuni resti ristrutturati del corpo di guardia del forte, i granai ed alcuni edifici del vicus sono visibili al pubblico.

Posizione

Il forte romano fu costruito a Castlefield a guardia di un passaggio nelle vicinanza del fiume Medlock su di una difesa naturale costituita da un promontorio in pietra arenaria. Il forte era situato nei pressi di un incrocio tra almeno due strade romane. Sorvegliava la strada tra le fortezze legionarie di Deva Victrix (l'attuale Chester) ed Eboracum (l'attuale York) in direzione da est verso ovest, così come la strada tra Manchester e Bremetennacum (l'attuale Ribchester) verso nord. Inoltre, 'Mamucium' potrebbe anche aver trascurato una strada minore in direzione nord-ovest verso Coccium (l'attuale Wigan). Il forte fa parte di una serie di fortificazioni lungo la strada che va da 'Eboracum' a 'Deva Victrix', insieme al forte di Castleshaw che si trova 16 miglia (26 km) ad est ed a forte di Condate (l'attuale Northwich) a 18 miglia (29 km) ad ovest. Timbri su tegulae indicano che 'Mamucium' aveva legami amministrativi non solo con Castleshaw, il forte più vicino, ma anche con i forti a quelli a Slack e Ebchester; tutti i forti, probabilmente, si procurarono le tegulae dallo stesso luogo nella 'foresta di Grimescar' vicino a Huddersfield.

La zona intorno al forte è cambiata notevolmente nei secoli seguenti, i resti sono ora circondati da mulini costruiti durante la Rivoluzione Industriale e sono stati ulteriormente danneggiati dalla successiva urbanizzazione di Manchester. Castlefield si trova ora nell'angolo sud-ovest del centro di Manchester e l'angolo meridionale del forte è tagliato dal Canale di Rochdale. La strada statale Deansgate, che si è sviluppata in una via molto trafficata, passa vicino ad est del forte e segue la linea generale della strada romana verso Ribchester e Castlefield.

Storia

Sebbene non vi sia alcuna prova di un insediamento preistorico, vi sono prove di attività nella zona. Sono stati scoperti un raschietto risalente al Neolitico, due selci ed una lama di selce risalenti al Mesolitico, così come una frammento di ceramica tarda Età del bronzo. Tuttavia questi non furono ritrovati in situ. Anche se la zona era nel territorio della tribù celtica dei Briganti prima dell'arrivo dei Romani, l'area potrebbe essere stata sotto il controllo del Setantii, una sotto-tribù dei Briganti. Il forte fu costruito intorno al 79 d.C. come parte delle fortificazioni erette da Gneo Giulio Agricola durante le sue campagne contro i Briganti, dopo che il trattato con la tribù celtica era fallito. Il nome Mamucium si pensa derivi dal significato celtico "collina a forma di seno", riferendosi al promontorio di pietra arenaria dove il forte era situato. In seguito evolutosi nel nome Manchester. La parola che indica Manchester in lingua gallese è "Manceinion" che suona molto simile a Mamucium ed è stato trasmesso dalla lingua Brittonica.

Alcuni scavi hanno dimostrato che il forte ha avuto tre fasi principali di costruzione, la prima nel 79 d.C., la seconda nel 160 e la terza nel 200. La prima fase della fortezza è stata costruita con manto erboso e legname. Mamcunium è stato progettato per essere presidiato da una coorte composta da 500 fanti. Sarebbero state truppe ausiliarie dell'esercito romano, un corpo di soldati non ancora in possesso della cittadinanza. Un vicus, insediamento abitato da civili, è sorto attorno al forte alla fine del I e l'inizio del II secolo. Le mura che circondano il forte furono rafforzate intorno al 90 d.C.. Manchester ed il forte romano di Slack (che confina con Castleshaw) rimpiazzarono il forte di Castleshaw intorno al 120. Mamucium fu demolita qualche tempo dopo attorno al 140. Anche se il vicus crebbe rapidamente nei primi anni del II Secolo, rimase abbandonato per un po' di anni fra il 120 ed il 160 (sostanzialmente coincidente con la demolizione del forte), per poi di essere nuovamente abitata quando la fortezza fu ricostruita.

Vi è un possibile tempio di Mitra associato all'insediamento civile, nell'attuale Hulme. È stato ritrovato un altare dedicato alla dea "Fortuna Conservatrice", datata probabilmente nella prima parte del III secolo. Nel 2008 un altare datato nel tardo I secolo fu ritrovato nell'insediamento romano: era dedicato a due divinità germaniche descritte come in condizioni "fantastiche". L'archeologo ha dichiarato:

Oltre al culto pagano, vi è anche la prova del primo culto cristiano: nel 1970 un quadrato magico risalente al II secolo è stato ritrovato con un anagramma del Padre nostro. Si è discusso dagli accademici se il "quadrato magico", scolpito su di un pezzo di anfora, sia effettivamente un artefatto cristiano; in tal caso, si tratterebbe di uno dei primi esempi del cristianesimo in Gran Bretagna.

La seconda fase fu costruita intorno al 160. Anche se era ancora una volta costruita con manto erboso e legno, era più grande della precedente fortezza, misurava 2 ettari (4,9 acri) al fine di accogliere ulteriori granai (horrea). Intorno al 200, i corpi di guardia della fortezza furono ricostruiti in pietra e le mura che circondano la fortezza furono rivestiti in pietra. La concentrazione di forni nelle officine in alcune parti del vicus associato con il forte è stata definita come una "zona industriale", che sarebbe stata la prima a Manchester. Mamucium è stato incluso nell'itinerario antonino, un registro di strade romane risalenti al III secolo d.C. che attraversano l'impero romano. Questo itinerario e le iscrizioni e le riparazioni degli edifici indicano che Mamucium era ancora in uso nella prima metà del III secolo. Il vicus potrebbe essere stato abbandonato alla metà del III secolo; ciò è supportato da alcuni resti scavati di alcuni edifici demoliti, i cui materiali furono rubati per essere riutilizzati altrove. Alcune monete ritrovate indicano che, sebbene l'insediamento civile associato al forte fosse diminuito verso la metà del III secolo, una piccola guarnigione è rimasta al Mamucium verso la fine del III e l'inizio del IV secolo.

Periodo Post-Romano

Durante il periodo medioevale, l'area fu usata per scopi agricoli. Dopo essere rimasta abbandonata per secoli, i resti sono stati citati dagli antiquari John Leland nel XVI secolo, William Camden fra la fine del XVI secolo e gli inizi del XVII e William Stukeley e lo storico di Manchester John Whitaker nel XVIII secolo. All'inizio del 1700 l'archeologo John Horsley riporta:

Il nome di "Castello di Tarquinio" si riferisce alla leggenda che il forte sia stato occupato dal gigante "Tarquinio".

Whitaker così ha descritte ciò che rimaneva del forte nel 1773:

Mamucium fu spianata poiché Manchester ha avuto un'espansione urbana durante la rivoluzione industriale. La costruzione del Canale di Rochdale che attraversa l'angolo sud-occidentale del forte (tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo) e la costruzione di viadotti per la ferrovia 'Great Northern Railway' sul sito (nel tardo XIX secolo) danneggiò i resti e distrusse anche una parte della metà meridionale del forte. Quando i viadotti ferroviari furono costruiti, Charles Roeder documentò i resti che furono scoperti nel processo, comprese alcune parti del vicus.

La prima indagine archeologica su Mamucium fu eseguita nel 1906. Francesco Bruton, che in seguito avrebbe lavorato sul forte romano di Castleshaw, condusse scavi sulle difese occidentali del forte. Una serie di scavi di piccole dimensioni sono stati eseguiti ad intermittenza tra il 1912 ed il 1967 esplorando le difese settentrionali del forte. A metà del XX secolo lo storico A. J. P. Taylor definì il tratto superstite delle mura romane "i meno interessanti fra resti romani in Gran Bretagna". Il primo scavo del vicus fu condotto negli anni settanta dal professor Barri Jones. Nel 1982 il forte, insieme al resto della zona di Castlefield, è diventato il primo parco cittadino del Patrimonio del Regno Unito (The Urban Heritage Park). Inoltre nel 1984 sono stati aperti al pubblico parziali ristrutturazioni delle mura del forte, compresi i bastioni e l'ingresso. Nel periodo 2001-2005 l'unità archeologica dell'Università di Manchester condusse scavi nel vicus al fine di approfondire lo studio del sito prima che l'area venisse sottoposta ad interventi di recupero e ristrutturazione. L'indagine archeologica del forte romano di Mamucium e il suo annesso insediamento civile ha, finora, fornito circa 10.000 reperti.

Conformazione

Il forte misura 160 metri (175 yd) per 130 metri (140 yd) ed è circondato da un doppio fossato e da un doppio bastione di legno. Intorno al 200 d.C. il bastione di legno fu sostituito da mura di pietra, di spessore compreso tra 2,1 metri (7 ft) e 2,7 metri (9 ft). Il vicus annesso Mamucium circondava il sito a ovest, a nord, e sui lati est, con la maggior parte situata a nord. Il vicus ricopriva circa 26 ettari (64 acri) mentre il forte ricopriva 2 ettari (4,9 acri). Gli edifici all'interno del vicus sarebbero generalmente costruzioni ad un piano, con strutture in legno e fatte di canne e fango. Ci potrebbe essere anche stato un cimitero a sud-est del forte.

Note

Bibliografia

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  • (EN) Mike Nevell, Manchester: The Hidden History, Stroud, The History Press, 2008, ISBN 978-0-7524-4704-9.
  • (EN) A. G. Woodside, Consumer Psychology of Tourism, Hospitality, and Leisure, CABI Publishing, 2004, ISBN 0-85199-535-7.
  • Charles Roeder, Roman Manchester, 1900.

Voci correlate

  • Castrum
  • Vicus
  • Conquista della Britannia

Altri progetti

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